La chiusura del carcere di Nicosia
La questione della chiusura del carcere di Nicosia ha acceso intensi spunti di riflessione: in un paese messo sotto accusa per le condizione d’inumano affollamento dei carcerati, sbaraccare il centro dell’ennese e’ stato un grave errore. Il problema non coinvolge solo i Nicosiani, ma l’intera Sicilia ampliando la denuncia a livello nazionale circa il comportamento governativo dei politici.
Le carceri italiane sono le più sovraffollate di Europa e in questo senso un monito spirituale arriva anche da Papa Francesco che fa appello al rispetto della dignità umana dei carcerati. È stato l’ex-presidente Napolitano poi a chiedere aiuto alle forze politiche parlamentari per cercare una soluzione adeguata. Nonostante tutto la decisione di chiudere il carcere di Nicosia è stata presa, con grande indifferenza verso gli accorati appelli.
La struttura del carcere di Nicosia seppur piccola era in realtà molto efficiente nella tutela dei detenuti e dei loro innegabili diritti umani. Come può ben governare uno Stato sordo al grido della parte più fragile della propria società. Ignorare le cose non le risolve si dice, ignorare una sezione sociale, dimenticarla, crea un disagio che si ripercuoterà anche sul resto della popolazione. I quesiti rivolti alla capacità governativa del Ministro di Giustizia Orlando lasciano perplessi e sfiduciati. Cosa pensano ed hanno fatto i parlamentari e deputati regionali?
Le mie competenze in campo di ingegneristica mi portano a valutare una più proficua ristrutturazione o ampliamento del carcere piuttosto che costruirne uno nuovo o ammassare i detenuti in strutture ampliate.
Contro l’abbandono dello Stato la risposta del Movimento Insieme si Può è una reazione forte, compatta, coesa che possa contrastare le gestioni irresponsabili della malapolitica. Il fulcro di una politica sana non può prescindere dal riportare l’uomo alla centralità degli interventi che devono essere mirati al rispetto della Vita umana, alla tutela della dignità e alla salvaguardia del territorio.
Il Movimento si auspica quindi un’inversione di tendenza affinché la finanza non prenda mai il sopravvento sui Diritti Costituzionali: il Diritto al Lavoro, il Diritto alla Salute, il Diritto allo Studio devono essere difesi.
Le soluzioni non sono semplici, ma insieme cercheremo di idearle e attuarle capovolgendo con coraggio la mentalità di questi Partiti e di questi politici. Ricordiamoci sempre che Insieme si Può. #InsiemesiPuò