Per una Sicilia unita
Amiche ed Amici,
ripensavo alle affermazioni di circa un anno fa del conduttore televisivo e regista cinematografico Pierfrancesco Diliberto, alias Pif, al Fatto Quotidiano.
“Abbiamo fallito, non ci meritiamo nulla”, “… la nostra regione ha dimostrato di non meritare l’autonomia e la facoltà di legiferare”. E ancora, “Noi [siciliani] siamo i falliti, niente avviene per caso”.
Parole dure da parte di Pif alla sua stessa terra di origine ed ai suoi concittadini. Viene da chiedersi, ma il Sg. Diliberto lo sa cos’è lo Statuto speciale? Sa quale terribile errore – per non dire orrore – sarebbe far passare la riforma costituzionale, che non fa altro che centralizzare ulteriormente il potere?
Io, Alfio Di Costa, Noi del Movimento “Insieme Si Può”, e penso di parlare a nome di tutti i siciliani, ci sentiamo tuttora profondamente feriti da queste affermazioni. Come si può dare ai siciliani dei falliti? Noi Siciliani, con la “s” maiuscola, siamo gente di buon cuore, siamo altruisti e facciamo di tutto per valorizzare la nostra Sicilia. Se poi il governo regionale compie errori su errori, non sfrutta il turismo, non valorizza il patrimonio siciliano, la colpa non è certo dei siciliani.
Non ha dunque senso fare affermazioni strampalate, che non fanno altro che provocare. Le critiche sono buone critiche quando sono costruttive e mirano a migliorare le cose, non quando danno giudizi senza senso.
Quindi voglio dire al Signor Pif che, se credere nell’autonomia della propria regione, credere che valorizzando le risorse della Sicilia, esportare il Made In Sicily, assicurare borse di studio ai giovani siciliani che non vogliono scappare, ma rimanere nella loro bella terra di origine – tutto questo sarebbe possibile con l’applicazione e il rispetto dello Statuto speciale – vuol dire essere falliti, allora sì, siamo falliti, ma lo siamo tutti insieme, uniti. E se falliremo ancora, ci riproveremo, perché noi Siciliani abbiamo una cosa che forse il Signor Pif si è scordato, l’amore per la Sicilia.
A parole sono bravi tutti, ma è ora di mettersi di impegno e risollevare le sorti di una delle regioni più belle d’Europa, con un potenziale artistico e culturale da far invidia al mondo.
Spero che il Signor Diliberto, nel frattempo, sia riuscito ad apprendere cosa voglia dire essere veramente Siciliani ed amare la propria terra in un modo tale da creare un rapporto sinergico con essa. Lo invito inoltre a leggere, se ancora non l’ha fatto, le pagine dello Statuto speciale, se non per cambiare idea, quanto meno per sapere di cosa parla, prima di parlare.
Noi del Movimento ci stiamo già muovendo per creare una Sicilia migliore da lasciare ai nostri figli. E voi?
Se condividete i nostri ideali, unitivi al nostro Movimento.
Perché #InsiemeSiPuò