Dopo Podemos, Insieme Si Può salvare la Sicilia
Amiche e Amici,
da qualche giorno la Spagna regge su equilibri precari. Nessuna pietanza tipica del Natale sulla tavola: solo politica.
La nazione si ritrova senza un governo effettivo: i partiti favoriti non hanno raggiunto la soglia minima dei 176 seggi; non esiste una vera opposizione e anche le coalizioni destra-sinistra appaiono confuse e nebulose.
Un sacco di interrogativi attorniano il nuovo re, Felipe VI, e solo una certezza è sulla bocca di tutti: Podemos.
Podemos ha ottenuto il 20% dei consensi. Questo non basta certamente per la vittoria, ma manda un segnale forte e preciso al governo spagnolo e a tutta l’Europa. Podemos è la versione spagnola di un fenomeno sempre più mondiale: la rivolta contro le élites, l’establishment, i vecchi partiti, le forme tradizionali di rappresentanza.
È la voglia di dire basta ad un sistema corrotto, concentrato sui giochi di potere, di denaro e di poltrone, che non guarda minimamente agli interessi dei cittadini.
La situazione spagnola, inevitabilmente, ci riporta alla nostra Italia e alla nostra amata Sicilia. Abbiamo fondato Insieme Si Può molto prima che Podemos vedesse la luce, motivati dalle stesse ragioni e spinti dai medesimi obiettivi.
Quando il Movimento è nato, lo scopo era in primo luogo di restituire la politica ai cittadini, ritrovare quell’amore per la “res pubblica” che muove tutto il paese. Chi non si interessa di politica, non si interessa della vita e per questo la politica deve tornare centrale in Sicilia.
E con lei anche i cittadini.
Siamo stanchi di Crocetta e della sua sudditanza che prima proclama fedeltà e alla prima occasione utile, colpisce anche lui alle spalle. Siamo stanchi che lo spasmodico bisogno di tenere stretto il potere abbia fatto perdere di vista il vero obiettivo: quello di riportare la nostra isola agli antichi splendori.
Basta con gli sprechi di soldi, di tempo e di energie che non abbiamo.
Vogliamo smantellare il governo siciliano così come lo conosciamo oggi e farci guidare da persone che conoscano i reali problemi dell’isola, che non si limitino a polemizzare o aizzare faide intestine, ma che al contrario offrano solide e valide soluzione.
Dobbiamo riqualificare le infrastrutture per riportare i turisti nell’isola e far conoscere al mondo i monumenti e le ricchezze storiche che ci circondano; dobbiamo creare un’etichetta d’eccellenza sotto cui salvaguardare le nostre prelibatezze enogastronomiche che ci hanno resi celebri nel mondo; dobbiamo incentivare l’educazione, la cultura e la formazione perché i giovani sono il nostro futuro e noi dobbiamo credere in loro, spronarli e dargli un buon motivo per restare e far rivivere la Sicilia, prima che qualcuno all’estero li noti, li lusinghi e li porti via, a far fortuna oltremare.
Dobbiamo pensare anche i piccoli problemi quotidiani che affliggono le persone: la questione dei rifiuti che danneggia l’ambiente, le riforme sanitarie per garantire a tutti di accedere alle cure di cui ogni uomo ha diritto; dobbiamo snellire l’iter burocratico per ridisegnare una pubblica amministrazione a misura di cittadino; dobbiamo riportare sotto i riflettori la questione dell’Agenda Digitale, perché è un tema cruciale e assolutamente importante, per far sì che la Sicilia diventi moderna, innovativa e al passo coi tempi.
È quanto mai fondamentale garantire agli onesti lavoratori siciliani di poter raggiungere il posto di lavoro o di far visita alle famiglie in tempi dignitosi: come è possibile che alle soglie del 2016 qualcuno ancora impieghi 7 ore per attraversare non dico il mondo, ma una sola regione?
Cari Siciliani, su questi punti ci siamo espressi come sapete molte volte. L’aspetto su cui vogliamo focalizzarsi è la necessità di far valere lo Statuto che ci spetta di legge, dal quale potremmo avere solo benefici, non solo in un’ottica regionale, ma anche nazionale ed europea.
L’esempio di Podemos ci fa capire che non siamo soli, che anche in altre parti del mondo la gente si è stancata di sopportare in silenzio il legiferare di pressappochisti e opportunisti. Podemos è un bagliore nella notte che ci indica che la strada intrapresa con Insieme Si Può è quella giusta.
Il cammino è impervio e in salita, ma la vetta non è irraggiungibile: si tratta solo di avere pazienza, armarsi di sani principi e ideali e non tradirli mai.
La Catalogna se paragonata alla Spagna è solo una piccola fetta di territorio eppure è riuscita a ribaltare le convenzioni, le logiche di potere fino ad allora conosciute e a scuotere gli equilibri politici già precari.
Tutto questo è stato possibile grazie ad una comunione di intenti ed un’alleanza sotto un ideale comune.
Noi di Insieme Si Può ritroviamo molti punti in comune, sia a livello regionale, che politico con Podemos e proprio per questo crediamo di poter avere una voce importante nella questione pubblica e politica.
Basta procedere uniti, insieme e convinti dei propri presupposti. Riscrivere la storia non è un obiettivo troppo lontano #InsiemeSiPuò